Museo Comunale d'Arte Moderna

15 settembre 2024 - 5 gennaio 2025

Ruth e Giancarlo Moro
Gioco di specchi

La mostra, che si inserisce nel filone che il Museo di Ascona dedica alla valorizzazione delle figure più significative del territorio ticinese, mette in dialogo le opere recenti della coppia di artisti Ruth (Svitto 1944) e Giancarlo Moro (Ginevra 1944) di Cavigliano, nate da più di cinquant’anni di vita comune e di confronto artistico coeso. Pur lavorando con stili e modalità diversi, le loro opere, scelte appositamente per gli spazi museali, esprimono una forte assonanza che trova coesione proprio nel loro interesse comune per l'universo formale orientale, essenziale, cosmico e olistico.

Formatisi entrambi nell'ambito delle avanguardie degli anni Sessanta e dialogando con l'ambiente locarnese di quegli anni, che vedeva muoversi e confrontarsi attorno agli atelier di Remo Rossi a Locarno artisti internazionali - come Arp, Nicholson, Richter, Glarner, Bissier e Valenti - assimilabili a quella linea di ricerca proveniente da Nord (arte concreta), detta dei "pittori del silenzio", Ruth e Giancarlo Moro affinavano il loro linguaggio pervenendo entrambi a un sintetismo minimalista, astratto e concreto.

Giancarlo Moro si dedica totalmente all'arte pittorica in senso astratto, sondando le infinite potenzialità del colore puro nello strutturarsi in modo autonomo e processuale in griglia e in superficie spaziale assoluta, quasi ascetica. Usa spesso l'azzurro ma anche il nero, il bianco e a volte il viola, dilatandoli in tutte le loro possibili tonalità. Mentre Ruth Moro, facendo della natura - foglie e frutti - la materia prima del suo operare, procede attraverso una purificazione del materiale vegetale eliminando la parte molle per svelarne le nervature sottese. Giunge a distillare delle pure forme strutturalmente essenziali, che a volte immerge nel colore, per poi comporle, assemblarle, trasformale in reticoli processuali sempre in fieri, a volte lasciandole libere dal supporto come fossero delle veline nello spazio, altre integrandole in supporti di carta rigorosamente realizzati a mano. Nel loro insieme questi lavori realizzati con meticolosità e grandissima precisione da cesellatore, sono evocativi di una natura interconnessa, tanto essenziali nella loro concretezza di elementi naturali, tanto infinitamente lirici e poetici, nella loro trasformazione pittorica.

Davanti alle opere dei Moro, frutto di una lunga e meticolosa ricerca radicale a carattere scientifico e che punta all'essenziale, non si può rimanere indifferenti, tanto esse incarnano i tempi lunghi della loro realizzazione, in sintonia con i cicli delle stagioni e del sapiente lavoro artigianale, tanto esse riescono a suscitare quell'armonia piena e assoluta, che ci invita alla contemplazione e a un benessere interiore.

Inaugurazione

Sabato 14 settembre, ore

Con il sostegno di